Stats Tweet

Parri, Ferruccio.

Uomo politico italiano. Laureatosi in Lettere, partecipò alla prima guerra mondiale, guadagnandosi tre decorazioni al valore. Nel dopoguerra fu tra i dirigenti dell'Opera Nazionale Combattenti, e sino al 1922 fu redattore al "Corriere della Sera". All'avvento del Fascismo fece parte del gruppo milanese raccolto intorno alla rivista "Il caffè", e nel dicembre 1926 organizzò, insieme a Carlo Rosselli e Sandro Pertini, l'espatrio clandestino di Turati; fu inoltre tra gli organizzatori della fuga di Rosselli, Lussu e Nitti. Per la sua attività antifascista subì arresti e condanne al confino. Tra i fondatori del Partito d'Azione, dopo l'8 settembre 1943 organizzò la lotta armata partigiana (con il nome di battaglia di Maurizio), assumendo con R. Cadorna e L. Longo il comando del Corpo dei Volontari della Libertà per l'Alta Italia. Catturato nel gennaio 1945 dai nazisti e liberato dagli Alleati, divenne capo del Governo espresso dal CLN dal 19 giugno al 22 novembre 1945. Dopo essere uscito dal Partito d'Azione nel 1946, fu tra i fondatori, insieme a La Malfa, del Partito di Democrazia Repubblicana (per il quale fu deputato alla Costituente), confluito successivamente nel PRI, del quale rappresentò l'ala sinistra. Eletto senatore nel 1948, nella prima legislatura repubblicana denunciò l'involuzione a destra del Governo e del PRI, da cui si dimise aderendo al gruppo di Unità Popolare. Rimase poi su una posizione indipendente, in seguito alla confluenza del gruppo nel PSI. Fu eletto senatore nel 1958, come indipendente, nelle liste del PSI e successivamente senatore a vita (1963). All'avvento del centro-sinistra assunse una posizione critica, espressa da un movimento di sinistra indipendente facente capo alla rivista "L'Astrolabio", da lui fondata e diretta (Pinerolo, Torino 1890 - Roma 1981).